River Vuolajohka (Norway), part 1
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Il fiume non è accessibile dalla strada. Il viaggio inizia su una piccola barca con motore elettrico. In 30 minuti attraversiamo il lago Vuolitjävri e approdiamo sul lato situato ad est.
Ormeggiamo la barca, stacchiamo il motore e mettiamo al sicuro la batteria in un sacco di plastica impermeabile. Zaino in spalla, procederemo ora a piedi.
Dopo una breve camminata raggiungiamo il tributario, che che si versa nello Vuolitjävri da un lago più piccolo.
Riparato dal vento, nella corrente piatta e debole lo sbocco nel lago è pieno di pesci che bollano.
Una ferrata dietro un'altra, ci troviamo spesso incannati contemporaneamente ! Tutti temoli.
Potremmo stare qui tutto il giorno e pescare fino a notte, ma dopo 30 minuti ci spostiamo a monte lungo la riva del lago, per esplorare nuovi orizzonti.
È solo con gli streamer che riusciamo a "perforare" il fitto strato di temoli più piccoli e a raggiungere i pesci di taglia maggiore.
Sul lato sud del lago, ci sono alcuni piccoli tributari che si attraversano la bassa vegetazione e alimentano il laghetto. Anche qui è pieno di pesci. Con la mosca secca prendiamo un pesce ad ogni lancio. Ma è ancora lo streamer che cattura i pezzi oltre 40 cm.
Il tributario principale si trova nell'angolo sud-ovest: il fiume Voulajohka. Da qui il fiume inizia (in realtà finisce) il suo corso.
Ci sono pesci in qualsiasi buca o corrente. Pescare con ninfe e piccoli streamer scuri è semplicemente fantastico.
Il fiume ha qui la caratteristica tipica di un corso alpino. Prendiamo trote anche se il temolo è ancora presente nelle correnti veloci.
Sudati e con nuvole di zanzare costantemente in orbita intorno a noi (senza spray repellente sarebbe impossibile andare avanti), proseguiamo attraverso il terreno accidentato.
Qualcosa di grosso finisce per rompermi il finale dello 0.20 e così perdo il secondo e ultimo streamer oliva scuro che stava facendo magie. Provo a sostituirlo con uno nero della stessa misura, ma quello oliva aveva un rendimento molto migliore.
Dopo un chilometro di camminata e pesca, uno scenario sublime si apre davanti ai miei occhi.
Il letto del fiume si allarga e una corrente piatta letteralmente ribolle di pesci che si nutrono di insetti in schiusa.
Effimere, yellow sally e altri plecotteri, tricotteri, moscerini, quasi ogni ordine sembra rappresentato nella scena orgiastica di pesci che bollano. Con alcune difficoltà per la nebbia di zanzare riesco a montare una mosca secca e catturare numerose trote e temoli per una buona ora prima di esaurire le energie. Si decide di iniziare a tornare. Con rammarico però, l'area è promettente e in circa 500 m. il fiume sarebbe tornato a restringersi. Ma lontani dalla civilità è saggio conoscere i limiti, non abbiamo cibo con noi e qualche ora di cammino per tornare indietro.
È una lunga strada e la stanchezza del giorno si fa sentire, ma quando arriviamo alla barca e vediamo il pesce bollare, non possiamo fare a meno di pescare ancora un po' prima di prendere la barca e tornare al campo base. Visiteremo la parte superiore del fiume ma per oggi è finita. La parte superiore è raggiungibile con un sentiero di 10 chilometri e abbiamo bisogno di energie fresche e riposo prima di avventurarsi per la prossima pescata.
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